Le politiche regionali per la sicurezza stradale
Per la Regione Piemonte la sicurezza stradale costituisce una politica importante. Attuata su indicazione di piani di livello nazionale (Piano nazionale della sicurezza stradale, Piano nazionale della prevenzione Sanitaria) essa rappresenta anche un impegno autonomo sottoscritto dalla Regione per affrontare il problema dell'incidentalità nel proprio territorio. In questa direzione, ormai da alcuni, anni la Regione sta sviluppando una strategia condivisa basata sulla costruzione di pratiche di azione, efficaci con gli Enti locali. Ad oggi, tale strategia trova espressione più compiuta nel Piano Regionale della Sicurezza Stradale (PRSS) del 2007, di cui si stannno completando le azioni del primo trienno di attuazione, e nel Piano Prevenzione Attiva Incidenti (per cui si è appena concluso il triennio di attuazione 2006-2008).
Figura: Enti regionali coinvolti nella costruzione della politica della sicurezza stradale
La figura ricostruisce il quadro degli Enti regionali che, direttamente o indirettamente e con impegni diversi, sono conivolti nel processo di costruzione della sicurezza stradale. Essa cerca anche di evidenziare alcune delle principali politiche/azioni messe in campo e le relazioni che intercorrono fra questi. Le frecce che li collegano mostrano il grado di relazione che attualmente intercorre fra il Piano Regionale della Sicurezza Stradale (PRSS), gestito dalla Direzione trasporti, e le altre iniziative regionali; non sono invece evidenziate le eventuali relazioni presenti fra le politiche/azioni degli altri settori.
In particolare, nella realizzazione del PRSS sono prioritariamente impegnati gli uffici della , del e della Direzione sanità, così come il ) e il Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale, due organismi che hanno proprio la sicurezza stradale come missione.
La Direzione ambiente, la Direzione programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia, il Settore commercio, la Direzione innovazione, ricerca e università, e la Direzione comunicazione istituzionale, pur non avendo la sicurezza stradale tra gli obiettivi primari del loro mandato, sono tuttavia chiamati a partecipare al processo di costruzione della politica, per i temi di competenza (, , , Piano dell'infomobilità, ). La Direzione agricoltura, infine, attraverso l', collabora alla raccolta dei dati sull'incidentalità stradale.
Il PRSS si relaziona strettamente con il Centro di monitoraggio regionale, con il Piano di prevenzione attiva degli incidenti stradali, con il settore dell', con le attività di repressione e controllo della Polizia locale e con le attività del CRESS. L'Osservatorio della fauna selvatica fornisce periodicamente alcuni dati e studi; le attività di comunicazione in materia di sicurezza sono coordinate dalla Direzione comunicazione istituzionale. Le relazioni con il Piano di tutela della qualità dell'aria e con il Piano dell'infomobilità sono al momento piuttosto deboli, mentre non esistono attualmente rapporti con il Settore commercio (con riferimento alla mobilità generata dai grandi esercizi commerciali) e con la Direzione programmazione strategica (per gli impatti sulla sicurezza stradale determinati dalle politiche sugli usi dei suoli).
E' pertanto opportuno che il PRSS, nel nuovo Programma triennale che verrà avviato nel 2010, preveda le azioni necessarie per stabilire proficue collaborazioni con questi Settori.
Si ricorda che le responsabilità in materia di sicurezza stradale sono ripartite fra molti livelli di governo: in particolare, è fondamentale che Province e Comuni partecipino attivamente alla politica della sicurezza stradale, attraverso l'istituzione degli Uffici di sicurezza stradale, l'elaborazione di piani, programmi e progetti in coordinamento con le attività regionali, la collaborazione con il Centro di monitoraggio e il Centro di formazione regionali.
Politiche della Direzione Trasporti
L'avvio dell'impegno sulla sicurezza stradale da parte della Direzione Trasporti è stato il Piano Regionale d'azione 2004-2005 in attuazione del primo Programma del PNSS. Esso è stato seguito dal Piano Regionale d'azione 2006-2007, con cui sono stati cofinanziati gli interventi relativi all'attuazione del secondo Programma Annuale di Attuazione 2003 del PNSS.
Alla luce di queste esperienze, la Direzione ha ritenuto necessario imprimere un maggiore impulso alla politica della sicurezza stradale, cercando di compiere ogni sforzo possibile per conseguire i traguardi fissati dall'Unione europea e ribaditi dal Piano nazionale della sicurezza stradale, cioè di dimezzare al 2010 l'incidentalità registrata nel 2000: ha così avviato la formazione del Piano regionale della sicurezza stradale (PRSS), che si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti (PRT). Esso viene attuato mediante Programmi triennali: è in corso il Programma triennale di attuazione 2007-2009.